Stando ai dati della NASA e della NOAA il 2015 è stato l’anno più caldo dal 1880, da quando cioè si effettuano misurazioni ufficiali e sistematiche a livello globale.
Questa anomalia termica potrebbe avere ripercussioni su piante ed alberi anticipandone la fioritura con la relativa impollinazione e quindi il periodo delle allergie. Ma non è tutto: il caldo intenso costringe le piante a sopportare uno stress maggiore del normale, che si tradurrà verosimilmente in una produzione superiore di pollini maggiormente allergizzante. A tutto questo si aggiungono le polveri sottili che per tutto l’inverno sono rimaste stazionarie sulle nostre città, aiutate dalla mancanza di piogge e venti.
Per fortuna abbiamo molte “armi” per combattere la congiuntivite allergica, esistono anche alcuni accorgimenti che possiamo prendere per minimizzare il contatto con gli allergeni:
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Indossare gli occhiali da vista o da sole per ridurre il contatto con i pollini.
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Tenere le finestre di casa chiuse quando possibile, chiudere il ricircolo dell’aria nell’auto.
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Pulire i filtri dei condizionatori e usare un collirio idratante per prevenire l’evaporazione del film lacrimale.
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Rimuovete immediatamente giacca e cappello per evitare di portare i pollini dentro casa o in ufficio.
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Evitate se possibile di far asciugare il bucato all’aperto.
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Fare una doccia prima di andare a dormire in modo da rimuovere i pollini da pelle e capelli.
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Verificare le concentrazioni di pollini nella vostra città, evitando di uscire quando le concentrazioni sono più elevate.