Soffrite di sindrome da apnea notturna? In caso affermativo dovreste sapere che non trattarla potrebbe provocare seri problemi di salute come aumento della pressione sanguigna, attacchi cardiaci e infarti. Ma sapevate che l’apnea notturna può anche provocare danni alla vista?
La sindrome da apnea notturna è una condizione nella quale i muscoli delle vie aeree si rilassano durante il sonno, impedendovi di respirare normalmente. Può succedere di rimanere in apnea anche per diversi minuti. I sintomi includono il russare, svegliarsi durante il sonno per “fame d’aria”, sentirsi stanchi o assonnati durante il giorno o svegliarsi con mal di testa.
Il glaucoma è una patologia che interessa il nervo ottico, chiamato anche il “ladro silenzioso della vista”, perché inizialmente tale patologia non da una sintomatologia evidente al Paziente. La pressione intraoculare elevata provoca dei danni al nervo ottico, provocando una graduale perdita di campo visivo, fino ad arrivare alla cecità se non diagnosticato e curato in tempo.
Alcuni recenti studi hanno mostrato che chi soffre di apnea notturna ha una probabilità più elevata di sviluppare un glaucoma rispetto a chi non ha tali problemi. Al momento però non è stata indicata una correlazione precisa tra le due patologie.
I ricercatori stanno approfondendo le dinamiche che interessano gli occhi durante gli episodi di apnea notturna, chiedendo ad alcuni Pazienti di indossare speciali lenti a contatto durante il sonno: queste lenti a contatto hanno la capacità di individuare i cambiamenti di pressione intraoculare (IOP) durante il sonno. I ricercatori si aspettavano che i Pazienti con sindrome da apnea notturna avessero una pressione intraoculare più elevata durante le fasi di apnea, in quanto la pressione toracica aumenta quando smettono di respirare.
In realtà si sbagliavano: è stato dimostrato infatti che durante gli episodi di apnea, la pressione intraoculare diminuiva. Probabilmente i danni alla vista sono causati da altri fenomeni emodinamici: in particolare i ricercatori si stanno concentrando sulla possibilità che queste forme di glaucoma siano secondarie ad un calo della PO2 (Pressione parziale dell’ossigeno), ovvero la quantità di ossigeno presente nel sangue, che diminuisce drasticamente duranti le fasi di apnea.
Nuovi studi partiranno a breve per poter fornire nuove terapie sia per il glaucoma che per le patologie oculari collegate alla sindrome da apnea notturna.